mercoledì 14 settembre 2011






I DIECI IMPRESCRITTIBILI DIRITTI DEL LETTORE

2) Il diritto di saltare le pagine


La guerra infuria






Titolo: Tatiana e Alexander
Autore: Paullina Simons
Anno di pubblicazione: 2008
Prezzo di copertina: 10,90. Scaricabile gratuitamente in ebook su questo sito.
Trama:Tatiana ha diciott’anni ed è incinta. È riuscita miracolosamente a scappare da una Leningrado sconvolta dall’assedio dei nazisti e a rifugiarsi in America, la terra delle opportunità. Il suo cuore però è a pezzi. Ha perso Alexander, l’uomo della sua vita, il padre del bambino che porta in grembo. Eppure qualcosa dentro di sé, nel profondo dell’anima, le dice che lui non può essere morto, non può averla abbandonata in quella nuova patria, glielo aveva promesso… Alexander infatti non è morto, ma ci sono giorni in cui vorrebbe esserlo. Tradito da un commilitone dell’Armata Rossa – che ha svelato ai superiori la sua origine americana – è prigioniero della famigerata polizia segreta di Stalin.


"Niente durava in Unione Sovietica. Niente durava dentro il suo cuore.
Aveva passato gli ultimi cinque anni insieme a ragazzi che potevano morire da un momento all'altro, di fronte a lui. Morivano mentre copriva loro le spalle, mentre tentava di salvarli, mentre li riportava all'accampamento. I legami con loro erano sinceri, ma non duravano. Durante la guerra aveva capito meglio di chiunque altro quanto fosse fragile la vita.
Tatiana era sopravvissuta alla fame, aveva attraversato il Volga tra le tormente di neve, era entrata nella tenda di Alexander per mostrargli che nella sua vita c'era qualcosa di duraturo. C'era un filo che non poteva essere spezzato dalla morte, dal tempo, dalla distanza, dal dolore, dalla guerra o dal comunismo. Non si poteva spezzare, gli diceva Tatiana. Finchè io sarò viva, gli sussurrava tra le labbra, anche tu lo sarai, soldato.
Ci credeva."


E' un libro indubbiamente emozionante; pieno di pathos e mistero, tiene il lettore con il fiato sospeso costringendolo a sfogliare pagina dopo pagina, freneticamente, e le parole quasi si rincorrono, ansiose di completare il quadro di una fitta rete di intrighi di cui sono protagonisti Tania e Shura, vittime di un amore tormentato e ostacolato dalla guerra, dalla lontananza, dall' alba di una nuova era che si affaccia sull'occidente escludendo il rigido regime dittatoriale che avviluppava la russia comunista, un regime che ha stremato intere popolazioni, conducendole alla fame, alla miseria e alla perdita di sé. Ho letto questo libro con bramosia sempre crescente; lo stile è, come sempre, magnifico, mai prolisso o ridondante. Il messaggio che la Simons intende trasmettere è un messaggio ambiguo, contorto, a volte paradossale: l'ineluttabilità della natura umana, che si fonde con l'istinto di sopravvivenza, con la necessità, fisica e psicologica, ma soprattutto morale (una promessa che Tania non può mantenere, ma che si sforza in ogni modo di non rendere vana) , di andare avanti e di cercare di costruirsi una nuova vita.  Sovrapposto alla sensazione che al passato non si può sfuggire, che ciò che gli occhi non vedono il cuore lo percepisce eccome, che spesso l'istinto è più forte della ragione e che quest'ultima è costretta a soccombere di fronte agli impulsi che la mente, l'anima, il corpo rimanda inconsciamente ad ognuno di noi. La trama è, tuttavia, abbastanza ripetitiva, soprattutto per quei lettori che hanno amato "Il cavaliere d'inverno" e che non hanno bisogno di ulteriori approfondimenti per comprendere quanto sia profondo il legame fra Tatiana e Alexander. Un libro consigliatissimo, quindi, soprattutto perchè Paullina Simons con la sua scrittura sa catturare, emozionare, e riesce, con poche parole, a catapultarci in un una realtà che sono in pochi a conoscere. Una realtà molto più vicina di quanto possiamo immaginare.




Fonti: ibs 

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